Scrivere e girare... Possono essere due facce della stessa moneta. Possono essere legate da concetti che, attraverso la stesura delle parole, si tramutano in immagini. Per fare ciò, i concetti espressi da chi scrive devono far esplodere, dentro la testa del regista, idee. Sensazioni. Stati d’animo. Emozioni.

IL MIO PRIMO LIBRO: IL CODICE DEL DESTINO
Quando scrivere e girare non sono due processi legati ma, al contrario, subiscono un distacco attraverso il quale il regista si trasforma in scrittore (o meglio, aspirante scrittore) tutto cambia. Affronti una sfida a cui non eri proprio preparato.
Dalla regia alla scrittura: un cambio di paradigma
Per me, abituato a lavorare con troupe, attori, sceneggiature, storyboard, il passaggio alla scrittura è stato un vero e proprio shock. Mi sono ritrovato solo davanti a una pagina bianca, senza nessuno a cui dare ordini, senza scadenze impellenti, senza la pressione del set.

All’inizio mi sono sentito perso, disorientato. Ma poi, lentamente, ho cominciato a capire che scrivere un libro è un po’ come girare un film. La differenza sostanziale sta nel fatto che invece di usare la macchina da presa, usi le parole; frasi che si susseguono e montano spezzoni nella tua mente. Invece di dirigere gli attori, dirigi i personaggi. Invece di montare le scene, in successione, costruisci i capitoli.
Il mio nuovo stile di vita: tra disciplina e libertà
Ovviamente, il mio stile di vita è cambiato radicalmente. Non più giornate frenetiche sui set, ma lunghe ore di solitudine davanti al computer. Non più viaggi intorno al mondo per girare in location che rappresentino i contenuti, ma passeggiate nel parco per trovare l’ispirazione.

All’inizio è stata dura. Mi mancava l’adrenalina del set, il caos creativo che mi circondava. Ma poi ho scoperto un nuovo tipo di adrenalina, quella della pagina che prende forma, dei personaggi che prendono vita, della storia che si dipana.
Scrivere e girare, un collegamento che può dare molte soddisfazioni
Se anche voi siete alle prese con il vostro primo libro, o se siete registi che vogliono cimentarsi nella scrittura, ecco alcuni consigli che mi sono stati utili:
- Trovate il vostro ritmo: non esiste un modo giusto o sbagliato di scrivere. C’è chi scrive di notte, chi al mattino, chi ha bisogno di silenzio assoluto, chi ama il caos. Trovate il vostro ritmo e seguite quello.
- Non abbiate paura di sbagliare: la prima stesura è solo un abbozzo. Non preoccupatevi della perfezione, concentratevi sulla storia, lasciatela scorrere nelle vene.
- Leggete, leggete, leggete: leggere è il modo migliore per imparare a scrivere. Leggete libri di ogni genere, di autori diversi. Ogni libro vi lascerà qualcosa. Qualcosa che arricchirà il vostro vocabolario, la vostra immaginazione, la capacità di uscire fuori dall’ordinario.
- Non mollate: scrivere un libro è un’impresa lunga e faticosa. Ci saranno momenti di sconforto, momenti in cui vi sembrerà di non farcela. L’errore più grane, a mio avviso, è pensare alla meta finale. Godetevi il viaggio, immergetevi, per primi, nelle emozioni che susciterà il vostro scritto. Sarete i primi lettori del vostro romanzo e non baderete al tempo che passa.
Il mio futuro: tra regia e scrittura. Libri e film

E ora? Beh, ora sono qui, con il mio primo libro pubblicato. Ho rilasciato interviste, fatto presentazioni. Non mi pongo domande del tipo: avrà successo? Quante copie riuscirò a vendere? Sono estremamente soddisfatto di averlo scritto, di aver superato le mie paure, di essermi guardato dentro, di aver scoperto un nuovo modo di raccontare storie e di comunicare.
Se avete domande, commenti o consigli, non esitate a scrivermi. E in bocca al lupo a tutti gli aspiranti scrittori!


Ottimi consigli per gli aspiranti scrittori.
Grazie Toni
Ciao Sara, grazie a te! È sempre un piacere condividere le proprie esperienze… Alla prossima!